Il II Rapporto sulla fiscalità locale e attrattività dei Comuni nel Lazio analizza l’applicazione dei tributi locali e la qualità dei servizi nei Comuni del Lazio, con particolare riferimento a Pomezia, Civitavecchia, Anagni, Colleferro, Fiano Romano e Roma. L’indagine ha valutato l’impatto economico delle imposte locali sulle imprese, concentrandosi su IMU, TARI, addizionale comunale IRPEF e Canone Unico, e ne ha confrontato la gestione alla luce delle potestà comunali e della normativa vigente per il 2021.
Lo studio ha evidenziato che, mentre l’IMU è applicata spesso all’aliquota massima prevista, la TARI mostra una maggiore flessibilità, con alcune riduzioni di rilevante impatto sociale e ambientale. L’analisi ha misurato il peso fiscale per le imprese attraverso casi di edifici industriali tipo, rivelando differenze significative nei carichi fiscali tra i Comuni, attribuibili alle rispettive politiche fiscali.
Un secondo focus della ricerca è stato la qualità dei servizi locali e la loro coerenza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) di Agenda 2030. Sono emerse forti disparità: Pomezia e Anagni ottengono punteggi migliori, soprattutto nei servizi alla collettività, mentre Roma Tiburtina presenta criticità nelle infrastrutture, mobilità e pianificazione urbana. Gli investimenti comunali si concentrano su mobilità, ambiente e gestione del territorio, ma con rilevanti differenze nei fondi pro-capite: Pomezia supera significativamente Roma e Anagni.
Il rapporto propone un’analisi di materialità per individuare priorità strategiche e promuovere azioni mirate a migliorare le relazioni tra stakeholder territoriali e favorire percorsi più sostenibili. L’obiettivo è spingere verso una maggiore focalizzazione degli investimenti comunali sugli OSS e promuovere traiettorie di sviluppo integrate e ambiziose, capaci di affrontare le criticità e valorizzare le potenzialità dei territori.
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